10 luglio 2024
Ore 7.20. Siamo usciti dall’Ostello di Miño sotto la pioggia, pronti per affrontare i 34 km fino a Bruma.
Avevamo deciso di fare colazione più tardi per portarci avanti con il cammino. Così, alle 9.40 siamo arrivati a Betanzos e ci siamo seduti al bar a rifocillarci. Avevamo già fatto più di 10 km in continuo saliscendi sotto una pioggia finissima.
Alla ripartenza ci siamo dati un altro obiettivo: prossima sosta al cippo dei 50 km: ancora 15 km di cammino. Intanto aveva smesso di piovere. Dopo Betanzos abbiamo superato tanti pellegrini che avevano la nostra stessa meta: Bruma. I posti dell’ostello comunale erano solo 16 ma avevamo capito che alcuno avevano prenotato in alberghi privati e altri erano troppo lenti per arrivare prima di noi. Avevamo buone speranze di trovare posto per dormire. A Limiñon ci siamo persi: non riuscivamo più a trovare le indicazioni del cammino. Avevamo perso una svolta e siamo andati dritti sulla strada. Ci siamo fermati a consultare le mappe e poco più avanti abbiamo ripreso la strada giusta.
Alle 13.00 eravamo al punto che avevamo deciso per la sosta: Leiro, sulle panchine di un edificio del Concello di Abegondo. Eravamo stanchi ma ci mancavano ancora 10 km all’arrivo. Dopo un piccolo pranzo a base di pane e formaggio ci siamo incamminati per l’ultimo step.
Il cammino ci ha portato sulle colline della Galizia, sopra i 400 metri. In alto il vento spostava veloci le dense nubi e rinfrescava dall’afa che ci opprimeva. Finalmente alle 15.30 abbiamo raggiunto Bruma, orgogliosi di essere arrivati… e con un buon tempo! Ci aspettava però un’amara sorpresa: i posti nell’ostello erano terminati e anche gli altri alberghi in zona erano pieni.
Mentre aspettavamo il taxi, che e ci avrebbe portato all’ostello di Paulo, 10 km più avanti, un pellegrino livornese ci ha aiutato, con parole semplici, a ritrovare anche in quella situazione, lo spirito de cammino.